I fantasmi sono esperienze ed emozioni forti, del passato, tenute chiuse, nascoste in un cassetto della nostra memoria, dopo essere state cacciate dal nostro Io, da porta e finestre di casa. Ma loro vogliono uscire da quel cassetto, premono e bussano alla porta perché vogliono rientrare. E però noi non ne vogliamo più sapere, né ricordarle:…a fatica le abbiamo rimosse, dimenticate. Ed anzi, spranghiamo la porta … e quando loro insistono e tirano sassi alla finestra per farsi vedere e rientrare in scena, noi tiriamo giù le tapparelle a costo di restare al buio. Già altre volte hanno fatto irruzione nella nostra vita ! BASTA ! Ed allora loro prendono la scopa e cominciano a dare colpi dalla soffitta o dalla cantina … e noi cominciamo ad avere disturbi alle orecchie. L’otorino che consultiamo ci dice che là è tutto “a posto” ed anzi ci suggerisce qualche rimedio per l’ansia. Idem per analoghi sintomi di natura fisica o psichica e relativi specialisti.
E’ possibile invece con l’aiuto di un professionista della psiche ( analista o terapeuta comunque opportunamente “provveduto”, cioè “formato” in campo emozionale) andare insieme a cercare di ricordare cosa ci succedeva al tempo dell’insorgere dei disturbi all’udito, o le prime macchie di psoriasi o i primi segni di altro sintomo somatico o psichico. Allora cominciamo, tra le nebbie della memoria, a ricordare che forse c’era qualcuno, o qualcosa, che tirava sassi alla finestra minacciando i vetri … o ancora cominciamo a ricordare ed intravedere ombre minacciose davanti alla porta che decidemmo opportunamente di serrare bene… E possiamo allora decidere, insieme, di riaccendere la luce su quelle paure del passato, insieme decidere di riaprire la porta per affrontarle quelle emozioni, dar loro un nome e riconoscerle, darci una spiegazione diversa, accogliendole, così, per integrarle in maniera ordinata nel racconto della nostra storia di vita, nella conoscenza e consapevolezza della mente, nella coscienza dell’IO. Scopriremo che non ci sarà più bisogno di sassi alle finestre o peggio alle orecchie o disfunzioni ed altri sintomi di sorta.
La Gestione delle Emozioni. Problema risolto.
L’emozione non è più un fantasma informe, persecutorio: ha un nome, e questo dato di conoscenza è una nuova risorsa, positiva per la nostra realtà, che abbiamo imparato a gestire.
2 risposte
E come recitava il grande Eduardo De Filippo: …”i fantasmi non esistono, i fantasmi siamo noi, ridotti così dalla società che ci vuole ambigui, ci vuole lacerati, insieme bugiardi e sinceri, generosi e vili”.
Grazie per il tuo contributo di riflessione Guglielmo – Un abbraccio !