Realizzare una Alfabetizzazione di tutte le genti, attraverso le palestre di educazione emozionale. Esportare dall’Italia, in tutti i Paesi del mondo, attività integrative della formazione della Persona, fondate sui principi contenuti nel Manifesto e nel rispetto dei modelli culturali di ogni nazione.
— IL MANIFESTO —
La propria persona è il primo strumento di comunicazione di cui ciascuno dispone.
Le tre componenti della persona : razionale – corporea – emozionale, debbono essere conosciute e gestite bene in comune armonica integrazione affinché questo strumento, la persona, sia gestito in maniera ottimale. In realtà siamo educati a gestire il livello razionale e corporeo, non siamo preparati allo stesso modo per quanto concerne gli stati emozionali.
Eppure emozioni e sentimenti rappresentano una componente della persona che incide significativamente nei rapporti umani, “sentimentali” per definizione, caratterizzando e qualificando modalità e stili personali dei comportamenti e delle comunicazioni.
La componente emozionale e dei sentimenti, se non adeguatamente educata, comporta una limitazione nell’uso della persona quale strumento di comunicazione ed interferisce ed attenta costantemente gli obiettivi della comunicazione stessa inficiandone la produttività, il buon esito atteso.
Se un comune telefono cellulare, strumento di comunicazione, emette un suono, noi lo sappiamo riconoscere e premiamo i tasti giusti per rispondere ad una chiamata, leggere un messaggio, ricordare un appuntamento, ricaricare la batteria.
La stessa cosa non la sappiamo fare per la nostra persona quando ci “risuona dentro” un’emozione od un sentimento: normalmente subiamo ed … improvvisiamo le risposte.
Al presente sappiamo rispondere alla domanda … che pensiero ho. cosa sto pensando, come sto fisicamente. Non sappiamo fare la stessa cosa, e con la stessa facilità, per quanto concerne le emozioni ed i sentimenti. Mancano le parole per definirci a questo livello, abbiamo difficoltà di parola nel rispondere alla domanda: che emozione…che sentimento sto provando.
Di conseguenza la comunicazione agita dalla persona, in difetto di conoscenza di una componente dello strumento, e per di più in presenza di interferenze sul piano razionale ( scena muta all’esame, provvisoria paralisi della funzione mentale, etc.) e sul piano corporeo (reazioni fisiologiche varie) viene a porsi come problematica per definizione.
Ovunque si incontrano due o più persone si sommano le problematicità individuali: se ne può dedurre che ogni situazione di relazione tra più persone è una situazione problematica dal punto di vista della comunicazione interpersonale … problematica per definizione.
I riflessi di tutto questo sul piano della vita sentimentale della persona sono intuibili. C’è tuttavia un modo per operare una soluzione del problema!
La proposta è quella di un percorso didattico capace di realizzare l’Insegnamento della Comunicazione e contestualmente l’Educazione delle Emozioni e dei Sentimenti con l’apprendimento, per ogni persona, della gestione ottimale di se stessa quale strumento di comunicazione, con il fine di ridurre la conflittualità e soddisfare ogni progettualità personale.
ULTERIORI RIFLESSIONI
La persona, quale strumento di comunicazione, difetta della conoscenza rappresentata dalla componente emozionale pure costitutiva della persona stessa.
Tale carenza è comportata dal fatto che nei vari contesti istituzionali della formazione, dalle scuole dell’obbligo alle scuole di specializzazione professionale, NON ESISTE un INSEGNAMENTO ed una educazione vera e propria delle emozioni e dei sentimenti.
Il risultato è che, laddove è facile gestire la componente corporea nelle varie attività quotidiane e dove è facile per la mente espletare le varie funzioni razionali, resta l’handicap, per tutta la persona, della dimensione emozionale, dove non si è capaci di identificare e gestire, con la stessa facilità, un’ansia, un imbarazzo, una rabbia, una antipatia o un rifiuto ed il conseguente aumento di stress.
E’ intuibile l’importanza per la persona di un agire libero e non condizionato rispetto al contesto emozionale e sentimentale registrato ogni volta nel rapporto con l’altro.
Molto spesso viene pagato un prezzo in termini di confusione, difficoltà, insoddisfazione, quando nella normale vita quotidiana di relazione l’assalto istintuale-emozionale si fa provocatorio e ci trova impreparati a sostenerlo.
Una metodologia ad hoc consente di conoscere e fotografare il proprio mondo emozionale, ogni volta reattivo alle situazioni di ambiente, fatte di persone e di cose, e consente altresì di scandagliare tutto ciò che l’immaginario connesso e quello istintuale connesso minacciano ai danni della persona per farne vantaggio di conoscenza e libertà di scelta dei vari comportamenti da agire nella comunicazione: non in termini di reazione, come sempre accade, ma in termini di azione libera, capace e responsabile perché opportunamente educata.
La persona, cioè, può diventare capace di gestire meglio le reazioni dettate dalle emozioni e sentimenti nelle varie situazioni di comunicazione interpersonale e non sperimenta più, con sorpresa, gli stati emozionali, ma agisce comportamenti arricchiti di nuova consapevolezza e funzionali ai buoni propositi ed alle buone intenzioni della comunicazione.
L’intervento formativo proposto, realizza un recupero su tutto questo in termini di identificazione, conoscenza e gestione ottimale della componente emozionale della persona all’interno del rapporto interpersonale. L’emotivo non viene più subìto, ma efficacemente integrato ed espresso all’interno della comunicazione con l’interlocutore di turno con vantaggio dell’intera relazione in essere.
Per ciascuno è possibile acquisire una capacità di lettura del proprio mondo emozionale ed i dati di questa lettura possono essere integrati nel bagaglio di conoscenze della propria persona ed essere resi funzionali, anziché di impedimento, nelle comunicazioni interpersonali e nelle relazioni sentimentali.
CONCLUSIONE
Tutto quanto esposto può essere approfondito all’interno di un corso di formazione.
Tale formazione consente di correggere ogni volta, al bisogno, il proprio stile personale di comunicazione e di aggiustarlo nella situazione di relazione interpersonale.
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L’Educazione delle Emozioni e dei Sentimenti
per l’Insegnamento della Comunicazione