Avrei dovuto dirglielo … ma, insopportabile com’ è, mi avrebbe reso la vita ancora più difficile.
Non lo sopporto più, mi è diventato insopportabile
La vita è diventata insopportabile …
E può essere riferito ai prezzi saliti alle stelle al supermercato, o all’inquinamento che rende la stessa vita insopportabile: l’aria che respiriamo, i rumori e quindi l’inquinamento acustico, gli elettromagnetismi che ci attraversano e squilibrano e comportano disagi che percepiamo sotto la forma di sintomi che vanno da quelli organici a quelli di natura semplicemente mentale ovvero psico nevrotica.
Dalle persone alle cose c’è un livello di sopportabilità o di tolleranza che, capita di sentire, viene ad un tratto o all’improvviso “superato” … ad insindacabile giudizio della persona che sopporta o che semplicemente “lo porta”.
Il dramma è che anche noi, quando siamo alle prese con questo sentimento, ci comportiamo in modo nervoso, disturbato, che non può non essere rilevato dall’interlocutore diretto o dal nostro prossimo in generale e questo fatto ci può vedere a rischio, noi stessi, di diventare persone etichettabili come ” insopportabili “.
Questo perché, battendo la lingua dove il dente duole, ciascuno di noi, alle prese con qualcosa di insopportabile, si contagia interiormente con una specie di “fissa” quale “Problema non risolto” e non può non accusarne il carico, coinvolgendo anche altri: in maniera normale, ordinaria … ma anche straordinaria … e quindi meno normale.
Può succedere con la vicina del piano di sopra che non ci vuole sentire in merito ai panni stesi che bagnano il mio balcone o che annaffia i fiori … facendo orecchie da mercante all’osservazione di contenersi, circa le acque versate, perché quelle piovono poi sotto e ci rimbalzano sotto forma di problema … da asciugare.
Ma è uguale se la persona “del piano di sotto”, affetta da sordità, tiene la radio ad un volume che rompe … “semplicemente rompe” … quand’anche la musica fosse la più gradita.
Ma sperimentiamo insopportabilità anche quando il traffico nel quale siamo immersi come “travet” del quotidiano lo registriamo insopportabile; così come L’INSOPPORTABILITA’ l’abbiamo sperimentata quale bollettino di guerra, di varia natura persecutorio, che veniva dai MEDIA megafonato ai quattro cantoni a farci aggiornati sui dati pandemici.
Dati pandemici che poi abbiamo scoperto manipolati ad arte, nella loro ripetitività e quantità, e che hanno avuto ripercussioni sulla nostra esistenza a 360 gradi, e che ci hanno reso, questa esistenza, insostenibile, intollerabile, insopportabile…. quando non ” fatta fuori “.
A livello personale ed a livello sociale questo sentimento è più diffuso di quanto si possa pensare ed è più sperimentato di quanto ce ne possiamo rendere conto.
Esso diventa, infatti, un qualcosa di psicodinamico al quale si fa l’abitudine, che ci modifica e ci inquina, e che ci rende, senza tema di smentita, anche malati a vari livelli: è il nemico misterioso del nostro tempo e del nostro vivere individuale e sociale che concorre, con altri fattori, a determinare il cosiddetto “stress”.
E può diventare insopportabile il ” Tic ” nervoso, proprio o dell’ altro, il pensiero fisso ( “proprio” quand’anche registrato sull’ Altro) come atteggiamento o modo che non si regge, alla esperienza personale o alla vista, per l’aspetto depressivo, malinconico, di rifiuto che ci fa patire o che ci fa semplicemente annoiati … : “non se ne può più” … lui è fatto così, lei è fatta così … ma io non lo reggo, non la reggo più !
Ed allora la soluzione diventa: la separazione da quanto ci perseguita, diventa la fuga da quanto ci addolora.
Lo stare alle prese con questo sentimento ci costringe ad un pensiero che prima o poi diventa fisso, diventa noioso, diventa persecutorio, diventa ossessivo: l’ossessione di avere un problema da risolvere e che magari non è risolvibile nell’immediato … ahimè ! !
Insopportabili i limiti di velocità e le multe che piovono a tradimento, quando meno te le aspetti.
Insopportabili le bollette e gli aumenti incredibili della benzina e del gas, insopportabili le politiche che vi stanno dietro e che scopriamo ormai inequivocabilmente hanno per “mira” ben altro che il valore sacro del servizio al cittadino – che lo paga quel servizio, e lo paga con valore aggiunto a darne stipendi vergognosi a gente che non merita. La gente della politica, … appunto ! … quella che si vede e quella che non si vede, quella che comunque sempre ci viene da definire vile, vigliacca, colpevole.
Insopportabili i Mass Media ! ! … con le loro bugie.
Ed infine insopportabile l’intera vita con tutte le cose che la squalificano anche in modo invisibile, che la rendono non desiderabile più. Che quindi giunge ad esporre ( ed indurre ) a risposte anche estreme: dalla fantasia del brigatismo rosso come risposta giustizialista “fai da te” … alla fuga dalla realtà e dalla vita, come modo di risolversi in … Suicidio.
Se chiedessi a ciascuno che ascolta o che legge: hai una risposta alla domanda che cosa ti rende intollerante per te oggi, o ieri, … “cosa risponderesti” … !
Ebbene io ve lo chiedo: siamo qui per raccontare ogni volta la nostra esperienza della parola del giorno che indica il ” Sentimento “, in tema di Salotto di Claudio, del lunedì: stasera l’ INSOPPORTABILITA’.
Donarci la conoscenza delle esperienze storiche – personali di ciascuno di voi – collegate al sentimento in trattazione, ovvero quel ricordo ( di esse esperienze ) che ciascuno di voi, come contributo ai lavori, può reputare di portare.
Questi contributi vostri sono importanti perché contribuiscono a formare un insieme di sfaccettature che fanno lume sulla conoscenza di un sentimento diffuso, come ciascun altro sentimento, ma poco conosciuto … proprio perché non se ne è mai parlato così … così come non si è mai parlato di ogni singola emozione.
E noi l’ abbiamo fatto ed abbiamo l’obiettivo di continuare a farlo …
Primo:
per parlare di stati emozionali dove non c’è mai stato data occasione di farlo in precedenza nemmeno a livello istituzionale.
( Nessuna disciplina scolastica “intitolata” … dedicata ad una ” Educazione delle Emozioni e dei Sentimenti ” )
Secondo:
per farne qualcosa che sappia di esperienza, da aggiungere alla propria, … ma promossa come “cognitiva” dello stato emozionale e sentimentale – che normalmente subiamo – e che abbiamo il diritto-dovere di vederci insegnato, per farcene modo migliore di condurre la propria vita, la propria esistenza ( nella relazione con sé stessi e con gli altri ), in chiave più provveduta a livello psico-dinamico ed esistenziale.
E dato che non ce l’hanno insegnato per il tramite di una “disciplina scolastica” Noi abbiamo pensato di trasformare il ” Fai da te ” – di cui ciascuno è diventato esperto per conto suo – per farne un qualcosa di “raccordato” ( di tutti questi “fai da te” ) e di sperimentalmente disciplinato, cioè originalmente raccolto ed elaborato.
Per farne un Codice di riferimento, utile per conoscere e sapere “come” fare ( KNOW HOW ) per “gestire” questo Mondo Emozionale, per saperne fare tesoro agli incroci delle relazioni umane come un Codice della strada che ci è utile, con semafori, rotonde e precedenze da dare … agli incroci delle reti di comunicazione stradale.
Abbiamo bisogno di saperci conoscere per saperci gestire a livello emotivo e sentimentale;
Abbiamo bisogno di imparare a parlare di emozioni e di sentimenti, di potercele rappresentare e di poterle comunicare con l’Altro: fosse figlio, fosse moglie o marito, fosse studente, fosse paziente, fosse carcerato …
Saperlo fare può significare affrontare i problemi assieme in modo migliore, con soluzioni meno esiziali, meno trancianti, e Tutti meno esposti a ritrovarsi vittime di sé stessi … perché impreparati a gestire il proprio ed altrui mondo emozionale.
Questo è quello che si propone la Mission.
Questo “quanto” facciamo nei Salotti e faremo nelle Palestre di Educazione Emozionale.
Insegnare – per chi vuole – ad uscire da un Analfabetismo che è funzionale soltanto al Sistema e Realizzare la propria indipendenza in modo decisamente migliore del … ” fai da te ” cui siamo stati costretti.
Per passare dalla Insopportabilità alla sopportabilità ed – attraverso la trasformazione di noi stessi – dal mondo in cui così miseramente subiamo … ad un mondo che ci veda promossi ad una diversa libertà di conoscere – ciascuno la propria Persona – e ad una diversa responsabilità di gestire la propria condotta di vita, in capacità e coerenza di Valori ..
… AD UN MONDO MIGLIORE !
A D M A I O R A ! !