Simpatia è quando una persona che incontri ti abbraccia festosamente e tu ti chiedi e poi le chiedi: Chi sei ?
Simpatia è quando un insieme di percezioni ti fanno sentire piacere di stare in un posto, con una persona e ti fanno sentire libero o capace di corrispondere ad un saluto, ad un sorriso, ad una battuta pronunciata con “quel” modo che ti “risuona” e reputi intelligente, o piacevole … e senti che stai bene, “ci” stai bene.
Ti sta bene. Ti fa sentire in simpatia … o semplicemente “provare” questo Sentimento della SIMPATIA. Per una persona ( ma anche per un animale ), per un situazione – o contesto d’ambiente – dove sperimenti il piacere di stare: quasi “riposare”, il piacere di godere tranquillità, di ritrovarti sollevato da un qualunque tipo di stress.
A volte può essere un tono di voce, il contenuto di una parola, di un messaggio, di una barzelletta persino … o semplicemente un sorriso che registriamo accattivante e che ti fa venire voglia di rispondere con un sorriso … con lo “stesso” sorriso.
Mentre passeggio davanti ad un parcheggio una persona sta ponendo sulla macchina un cartello: “in vendita” con su un numero di telefono.
Sento che posso “chiedere”, mosso da curiosità … e l’altra persona, certissimamente mossa da interesse per la cosa che sta proponendo, ha risposto con cortesia ed accoglienza.
Ne è nata una conversazione – certamente non prevista – che ci ha consentito di scoprire l’uno dell’altro che di km con la macchina ne avevamo percorsi a migliaia, per motivi di lavoro, io nel passato lui nel presente.
Certamente – rifletto – questo signore non è una persona introversa e certamente Io sono una persona estroversa. Fatto sta che la conversazione si è arricchita di particolari e in qualche modo tutto questo ha comportato una simpatia che abbiamo sentito il bisogno di sottolineare – in reciprocità – per l’originalità della situazione e dell’ora ( la mattina ): io a passeggio verso il caffè e lui intento ad iniziare una giornata come si conviene a chi ( vent’anni di meno ) deve ancora occuparsi in maniera intensa del proprio lavoro.
Comunque: fotografato il cartello col numero di telefono, mi è venuto spontaneo lasciare il mio biglietto da visita. chiedere nome e cognome, scoprire che si chiama Umberto come mio cugino ( facile da ricordare ) e di cognome Natale (la sua battuta: Il mio cognome è facile da ricordare: il mio cognome è Natale )
Ecco: una situazione “così”, dove un interesse casualmente portato, anche superficiale, si sposa con una esperienza di modi educati e gentili che senti compatibili con quella curiosità ed interesse … lasciava riflettere – preso commiato – che in una qualunque altra circostanza – magari favorita da tempi diversi e più coincidenti – sarebbe stato piacevole approfondire la conoscenza avviata e magari farlo davanti a un caffè.
E tutto per simpatia accesa.
Simpatia dunque quando un posto, una persona, un ambiente ti accorgi ti piace ( perché ti fanno star bene ) e corrisponde ad un bisogno di armonia con te stesso e con l’altro.
Curiosità interesse affetto trovano poi nel sentimento della simpatia il presupposto naturale per porsi in relazione … per proseguirsi, in relazione, per crescersi in relazione, per star bene con sé e con gli altri.
Proviamo “virtuale” simpatia anche quando l’espressione di una persona in una foto ci colpisce favorevolmente; nel reale quando il suono delle parole di una persona ci fa “girare”: … mossi da attenzione in risposta agli stimoli che arrivano, ai contenuti che ci capita di ascoltare. E ci fa sentire, “dentro”… accoglienza ed approvazione oppure semplicemente accordo sulle affermazioni portate alla nostra attenzione.
E qui il gioco delle emozioni si fa importante: perché se una persona comunica pace con la voce e – per quello che dice – ci induce ad ascoltare con tranquillità … tutto questo apre ad una sensazione di armonia. Ben diversa LA COSA da quell’esperienza “di fastidio” che si può provare quando il tono di voce e i contenuti che si ascoltano ci inducono disaccordo, emozioni di ansia o insofferenza o sentimento di rifiuto.
Ed Anche qui si giocano l’Agio o il Disagio … Sentimenti in base ai quali sperimentiamo Accettazione o Rifiuto, Fiducia o Sfiducia … come Sentimenti che poi orientano, appunto, verso Simpatia o antipatia, Ottimismo o Pessimismo.
Ci accorgiamo così che nel gioco delle relazioni umane – nelle quali siamo costantemente immersi provando: sensazioni corporee, emozioni ( reazioni psichiche ) e sentimenti ( frutto dell’attività mentale che riflette su tutto questo sentire nel proprio organismo ) – il sentimento della simpatia svolge un ruolo di sintesi importante: quello che ci consente di dire “mi piace” questo stato di cose: questa persona, questo lavoro, questo ambiente e trovo che valga la pena – nell’indice di gradimento ogni volta registrabile – custodirmelo in amicizia e stima positive.
Mi ritrovo allora:
a guardare con simpatia e ad interessarmi con simpatia ad un movimento ideologico, politico, religioso, filosofico ed a coloro i quali ne interpretano e rappresentano il messaggio o i contenuti logico-razionali e non solo, ma anche, suggestivi e di Mission;
ad atteggiarmi con simpatia ed approvazione verso una trasmissione televisiva un programma radiofonico, un articolo di giornale, una marcia per la pace.
Potremmo concludere allora che il Sentimento della SIMPATIA ce lo ritroviamo come “minimo comune denominatore” in tanti momenti della nostra vita, delle nostre scelte di vita: da quelle che muovono dalle persone a quelle che portano alle cose…e ci accorgiamo che possiamo scoprirci atteggiati con simpatia anche verso noi stessi … e farne – di questo sentimento – l’anima che ci muove verso la propria realizzazione ed il proprio agire nel mondo.
A me capita di aspettare con simpatia l’evento del Salotto del lunedì … di provare simpatia verso le persone che arrivano pur non sapendo quali ( conosciute, perché più abituali e più presenti, o da conoscere, perché mai incontrate prima ).
Ovvero di aspettare con simpatia il “buongiorno” scambiato al bar dove regolarmente prendo il caffè la mattina, con la persona che lo prepara … Che “a seconda dell’umore” te lo fa godere di più o di meno, … e che ti fa piacere osservare … vista anche la possibile deformazione professionale dovuta alla mia esperienza di lavoro ( che cosa ci può essere dietro un comportamento diverso, una disponibilità che avverti diversa, un tono di voce, la cura dell’immagine, il proporsi dei modi ).
… e di ritrovarti con simpatia a giustificarne i tempi ed i modi, sintonizzandoti con quanto di te si identifica e proietta nella situazione del momento.
Di di queste sfumature – a mio avviso – è fatta la vita che scorre per ciascuno di noi ovunque andiamo e ci troviamo.
Perché anche mentre “andiamo” ( … e poi ci “troviamo”) siamo in contatto con emozioni, sentimenti, pensieri, opinioni, pregiudizi che in positivo ed in negativo ( ” positivo ” nel caso della simpatia ) ci fanno provare questo sentimento così particolare, così significativo per la qualità mentale ( ed ovviamente non solo ) della vita che interpretiamo costantemente (anche verso se stessi oltre che gli altri ) la quale se ne può avvantaggiare in ragione e per “come”, più o meno, simpaticamente andiamo la sera a dormire.
Ecco così a me viene scrivere di Simpatia, di questo SENTIMENTO.
E l’invito è quello di ripercorrerci, ciascuno “dentro” sé stesso … per scoprire: dove e come, quando e perché … abbiamo potuto valutare una situazione, una persona, un messaggio, un contenuto, un pensiero … “simpatico”, e per farcene capaci di una riflessione di sintesi, consona e coerente sul nome di questo Sentimento rappresentato dalla parola SIMPATIA .
Farlo qui in Salotto ci aiuta a realizzare l’obiettivo del salotto stesso: parlare di emozioni e parlare di sentimenti … come non ci è mai capitato di ritrovarci a fare nell’arco della nostra vita, durante la quale , fin qua, poca importanza è stata data – a Casa come a Scuola – alla EDUCAZIONE delle EMOZIONI e dei SENTIMENTI.
Ed è questo l’ obiettivo per il quale siamo qui … e per il quale – all’interno della Mission che io promuovo – la strategia del parlare di emozioni e del parlare di sentimenti ambisce a formare capacità di sapere rispondere alla domanda “che emozione provo ” “che sentimento provo “.
Tutto quanto propedeutico, in generale, alla realizzazione di una diversa capacità di gestire queste EMOZIONI … questi SENTIMENTI e farcene una migliore RAGIONE di VITA..
A D M A I O R A ! !
2 risposte
Can you be more specific about the content of your article? After reading it, I still have some doubts. Hope you can help me.
How can I help you ?