SFIDUCIA è
quando “ci hai provato in tutti i modi” e devi prendere atto che non ci sei riuscito …
… e Allora cominci a perdere la speranza di “farcela” …e ti ritrovi SFIDUCIATO !
Può capitare con una cosa che ti proponevi di ritrovare e non la ritrovi.
Può capitare con un esame ( magari quello della patente ) che ti vede sempre bocciato. Può capitare quando hai dato fiducia a qualcuno e scopri che questa persona, alla fine, non soddisfa le aspettative riposte nei tuoi sforzi …e che appunto: “ti aspettavi”.
Sfiducia, Allora, Come: perdere la speranza di riuscire a ritrovare una cosa o di “riuscire” in qualcosa, di avere una soddisfazione di riscontro positivo rispetto ad una persona su cui contavi ed il tempo non ti ha dato ragione … allora perdere questa fiducia significa ritrovarsi SFIDUCIATI.
Sfiducia anche, Però, come stato d’animo generale che ti ritrovi quando t’ accorgi che un disagio verso un ambiente, verso una persona o verso un “contesto di cose” ti porta a generare un rifiuto “dentro”, … e questo rifiuto ti porta ad un atteggiamento, appunto, di sfiducia. Sfiducia che può anche riguardare l’intero mondo.
Ecco: sentirsi sfiduciati verso la stessa esistenza, perdere la fiducia di “farcela”, perdere la fiducia di recuperare uno “star bene” : può dipendere da un lavoro che non trovi più, può essere una guarigione che ti accorgi di non riuscire più a conseguire, può essere una persona che a livello amoroso ti proponevi di riconquistare e invece ti accorgi che forse devi abbandonarne l’idea. E’ il sentimento di disillusione e delusione per un qualcosa che devi dare ormai magari per perso …
Fiducia e Speranza che vanno a braccetto e quando ti accorgi che devi rinunciare alla speranza di farcela … ti ritrovi nella sfiducia !
Ti è capitato tante volte, nella vita da bambino, quando non sei stato aiutato ad imparare qualcosa, magari all’asilo, magari a scuola dell’obbligo … ma anche quando con ogni buona volontà non riuscivi a fare il compito a Te affidato dalla mamma e ti ritrovavi sconsolato a fare esperienza di sfiducia verso te stesso, verso ogni altra persona. Il tutto per finire in uno stato emozionale sperimentato come confusione, depressione, senso di colpa, dispiacere e disagio per concludere con frustrazione e rabbia e rifiuto di tutto l’ insieme delle cose. Donde la SFIDUCIA verso se stessi e verso il mondo.
Poi magari abbiamo trovato un parente, un amico di famiglia, o una maestra che ci ha aiutato … ed allora, in qualche modo, abbiamo ritrovato la speranza di farcela …Un bel “terno al Lotto” quello che ci è successo da Piccoli !
Da “Grandi” l’esperienza ci ha portato ad usare la testa per gestirci meglio, forti dell’ esperienza passata… Con più ragionamento, con più capacità.
E tutto questo può anche ribaltare la sfiducia e di nuovo trasformarla in fiducia, ed il rifiuto trasformarlo in accettazione.
Ma anche qui c’è tanto da conoscere, c’è tanto da capire, tanto da fare.
C’è tanto da essere aiutati ed anche da farci aiutare … con un libero arbitrio che può decidere un riorientamento dei propri atteggiamenti e stati esistenziali: dall’introversione alla estroversione, dal rifiuto alla accettazione a seconda del grado di rassicurazione eventualmente maturato. Sempre pagando un prezzo sul fronte del disagio come esperienza di vita; e quindi rifiuto e sfiducia come logica conseguenza “intelligente” dell’ Io alle prese con le relazioni umane e … la propria nevrosi, a livello psicologico, come risultato delle proprie scelte di difesa e protezione.
Ricordo in particolare quando persi la fiducia di riconquistare l’amore perduto.
Mi riferisco ad una storia sentimentale, ma anche, successivamente, alla mia vicenda matrimoniale. Lì ti ritrovi a dover prendere atto che verosimilmente bisogna mettere in conto la rassegnazione e la rinuncia e quindi in qualche modo accantonare la fiducia che ti aveva animato e sostenuto – nel tentativo di recuperare tutto quello che si valutava recuperabile – a fronte dello sbattere la testa contro il muro: che può essere “dentro” come fuori … Ma è comunque SFIDUCIA !!
E più in generale – tenendo conto ciascuno della propria esperienza del mondo – si può perdere la fiducia in questo “mondo della politica”, perdere fiducia nella Giustizia… negli Altri.
Ecco: anche “qui” Ognuno di noi ha accumulato esperienza per potersi, di volta in volta, amministrare con più o meno sfiducia verso gli altri, verso l’ambiente di lavoro, verso lo Stato che vede e “non” provvede, o verso il “Come” vanno le guerre e le situazioni del mondo…
Anche qui la Fiducia di ieri può trasformarsi nella sfiducia dell’Oggi: sfiducia che le cose possano cambiare in meglio, che i politici possano in qualche modo recuperare credibilità, che la Sanità o le industrie farmaceutiche possano mettere in conto “sì” i propri equilibri finanziari ed il proprio business, il proprio guadagno, ma anche Valori rispetto ai quali non si può speculare sulla malattia e/o sulla sorte delle persone.
Sfiducia dunque come posizione di rinuncia a credere che ci possa essere una via d’uscita per quanto riguarda le cose del mondo: dalle scie chimiche che sappiamo ci avvelenano ai politici corrotti che sappiamo ubbidire ad altre Figure di Potere meno visibili organizzate in Sistemi che governano in modo malato le sorti del mondo.
Sfiducia comportata da una perdita di Valori che, “si giudica”, non siano più recuperabili.
Sfiducia comportata dagli Inganni delle Religioni che si sono aggiustate le verità storiche per farne anche loro Discorso di Potere.
Sfiducia infine come atteggiamento complessivo verso le cose del mondo, l’andamento della storia, le Guerre.
Ed è comune di questi tempi ritrovarsi più nella sfiducia che nella fiducia, dopo soprattutto le vicende della pandemia e di come ne abbiamo scoperto la gestione in malafede di chi ha avuto il potere di intervenire per protocollare il Male.
Sfiducia come Demotivazione e come Rinuncia ad agire per cambiare lo stato delle cose: ” tanto non ci si riuscirà mai ! “.
E ci si apre al pessimismo, ci si apre alla rinuncia a perseguire il BENE … se non il PROPRIO : all’interno di una posizione circoscritta ed egoistica, ovvero centrata su se stessi, per potercene fare speranza di sopravvivenza, in qualche modo.
E la speranza, magari, è l’ultima a morire, come diceva mia madre.
È possibile farci qualcosa ? … FORSE.
Forse possiamo recuperare una decisione di accettare la realtà, per cambiarLa però.
Recuperando la fiducia nei propri mezzi, per recuperare una speranza di trasformazione, per anche fare sì che il disagio possa trasformarsi in agio, partendo da se stessi …Perché no ? … rinforzare l’accoglienza verso sé stessi ed esportarne il modo ( o Modello ) verso gli altri, decidersi per l’ accettazione tra persone che si possano riconoscere in analogo sforzo di trasformazione, di crescita, di speranza, di recupero di fiducia.
Possiamo anche ricercare, in definitiva, la nostra capacità di cogliere i lati positivi restanti da vedere nelle cose del mondo, nelle persone … e con quegli aspetti della realtà allearci per poterli promuovere, per potersi fare punto di riferimento ed iniziativa di trasformazione verso obiettivi di sopravvivenza. Un obiettivo che da sempre ci riguarda: quello di fare in modo che l’equilibrio delle proprie energie e gli equilibri che abbiamo perseguito come “Io” impegnato a crescere in esperienza, in capacità, in soddisfazione e realizzazione di sé possano rinforzare queste alleanze e portarle ad esiti rassicuranti.
Esiti positivi, capaci di ribaltare la demotivazione in motivazione … che aprano la via alla trasformazione di sé e alla trasformazione del mondo.
E’ un discorso che Personalmente ho inteso propormi nella realizzazione di questa MISSION e della ALFABETIZZAZIONE che persegue.
Un recupero di CONOSCENZA , nel campo del Mondo Emozionale, come PUNTO di FORZA.
Una NUOVA CONSAPEVOLEZZA capace di GESTIRE l’aspetto emotivo e sentimentale che nella Persona subiamo da sempre , anche nelle VESTI della SFIDUCIA , verso SOLUZIONI , certamente tutte DA COSTRUIRE , ma non per questo impossibili.
la SFIDA è APERTA , da sempre : per la storia del mondo e per le Genti del Mondo.
È una sfida che ci vede impegnati nella MISSION che siamo qui a “servire”.
A D M A I O R A ! !