Sentimenti In Salotto : LA PREOCCUPAZIONE – lunedi 4 marzo – ore 21

 

 

Preoccupazione è quando scopriamo che un treno, un aereo, il pullman viaggiano in ritardo e noi temiamo  contrattempi sul programma così come previsto.

Preoccupazione è anche quando il programma dell’intera nostra vita segna il passo rispetto alle aspettative messe in conto per realizzare gli obiettivi che ci siamo proposti come “di valore” per noi … ed anche questo ci comporta Riflessioni che non possono, tra l’altro, non tener conto , in qualche modo, di timori, paure o ansie di fondo.

Ho paura di non fare in tempo a preparare un esame, a rispettare un appuntamento, e mi preoccupo quando vedo  che i contrattempi che si vengono segnando attentano poco o tanto alle aspettative messe in conto.

Succede spesso che il nostro registrare e subire timore, ansia, insofferenza sfocino in stati di fondo dove la preoccupazione è il sentimento che la riflessione della mente conclude su tutto quanto precede : le “sensazioni” del corpo fisico che registrano “tensioni”; le reazioni psichiche ( le varie emozioni: ansia paura-timore- frustrazione-rabbia …) collegate… ci fanno provare questo sentimento di PREOCCUPAZIONE accompagnato da insoddisfazione e disagio .

Verrebbe da dire che verosimilmente la preoccupazione è il sentimento che più degli altri accompagna come minimo comune denominatore le giornate della nostra vita. Questo perché per un verso o per un altro ci capita di alzarci in ritardo o di registrarlo, questo ritardo, a causa di fattori non direttamente imputabili a noi e tuttavia succede di dover correre con preoccupazione a rincorrere  le cose in programma che sono da fare …

e tutto si riflette su quel programma:

del giorno, del mese, dell’anno … : corso di studi, progetti terapeutici per la salute, attività di lavoro, impegni familiari, responsabilità varie ( la politica, il sociale )  e tutto questo comporta uno stato di fondo di preoccupazione mentre ci prendiamo cura dell’insieme delle cose e ne agiamo la messa in campo con il desiderio di rispettarne gli obiettivi collegati.

Siamo infatti costantemente impegnati – da questo punto di vista – a prenderci cura di noi.

Prendersi cura nel senso delle cose ordinarie e delle cose straordinarie, che vengono come “Valori Primi” della nostra vita quotidiana e quindi tutto questo può essere in maniera leggera o in maniera più pesante fonte di  preoccupazione.

Più in particolare siamo in preoccupazione, poi, quando lo stato di salute di un familiare o di una persona amica ci occupa la mente con sentimenti di fiducia o di sfiducia, di desiderio di guarigione e di ansia per i ritardi di questa guarigione stessa e/o per gli esiti della terapia in corso.

La preoccupazione di recente – potremmo dire in generale – per ciascuno di noi è salita alle stelle quando un terrorismo di stato ha voluto infondere paure e terrori circa la pandemia e quanto di esiziale essa stava comportando, pur essendo comprovata la complicità di quanti sanno di Non potersi e doversi più nascondere dietro ad un dito nel riconoscere una strategia ad arte realizzata in termini manipolatori di Verità e coscienze.

Preoccupazione dunque è anche QUANDO la nostra decisione di ubbidienza, la nostra condizione di ricattati, la nostra riflessione sulle nostre responsabilità segnano sfasature, segnano sensi di colpa e segnano – a buon riflettere – complicità oggettive (oltre che soggettive) rispetto alle quali ci troviamo a riflettere che avremmo dovuto comportarci diversamente e prendiamo atto di tutto questo –  dentro noi stessi – con dispiacere.

Preoccupazione è quando scopriamo che per un eccesso di velocità rischiamo di vederci recapitata una multa un mese dopo, due mesi dopo, in ragione di un’esperienza già ripetuta ed agli atti della nostra storia.

Preoccupazione è quando una telefonata che doveva arrivare … non arriva, un’informazione che ci doveva aggiornare e magari confermare contenuti di soddisfazione … ritarda e ci … sospende nell’attesa.

Aspetto con preoccupazione l’esito di un esame clinico, l’interpretazione del referto di un esame già svolto.

” dai ! … non ti preoccupare, vedrai che … “

” cos’hai ? ti vedo preoccupato. Che c’è ? “

” Niente. Perché ? ”   –  sono battute ricorrenti …

Vuol dire che a livello inconscio qualcosa ci turba, qualcosa ci emoziona, traspare … e l’altra persona dinamicamente ( sentimentalmente ) lo rivela e ce ne comunica la sua premura … la sua “preoccupazione”

La preoccupazione è un sentimento che a 360 gradi si collega con un mare di emozioni che sono l’esperienza quotidiana della nostra vita e della nostra storia e ne segna e colora in qualche modo ( più pessimisticamente che ottimisticamente ) le vicende.

Uno stato di tensione che traspare nell’espressione del viso fa sì che l’altro, osservandoci, ce ne dia conto e ce ne chieda riscontro; per affetto, per premura … e noi, a seconda di come rigidamente o frettolosamente rispondiamo per liquidare la cosa, analogamente ci contagiamo e facciamo “eco”, non capaci di andare al di là di una generica e superficiale consapevolezza, tanta è l’abitudine per la cosa.

Leggiamo un giornale, leggiamo informazioni alternative e in un verso o nell’altro ci preoccupiamo per gli Stati e le guerre nel mondo, ci preoccupiamo per gli inquinamenti: quelli dichiarati dalla stampa ufficiale e quelli riportati nella informazione alternativa: Tutto concorre a farci capire che respiriamo l’aria e mangiamo i prodotti della natura di un ambiente irreversibilmente ammalato.

Siamo bersagliati – in  conclusione  – da stimoli che a 360 gradi ci circondano di dati che è quasi un eufemismo definire “preoccupanti” !

Apprendo infine – e condivido qui – che un giudice di Milano rimette in libertà uno stupratore con la motivazione di non avere strumenti  atti a stabilire il grado di pericolosità.

Riflessione:

Ammesso che non si abbiano strumenti ( di varia natura scientifica ?… previsti dalla Legge ? ) per stabilire la pericolosità … : ma il fatto che questa persona abbia commesso una cosa valutabile come “reato”, non sarà indice sufficiente per poter dire : NON  lo mandiamo in giro a ripeterlo questo reato ?

OK aspettiamo di vedere come possiamo misurare le pericolosità …

…Ma intanto ” sentenziamo misure di garanzia” … allo stesso modo e PER LA STESSA RAGIONE  PER CUI ci siamo attrezzati di corsa a mettere museruola e mascherina E  LOCK DOWN a Tutti PERCHE’ POTENZIALMENTE  pericolosi di … contagiare ed uccidere !

NON SI PUO’ NON RILEVARE UNA

PREOCCUPANTE  VALUTAZIONE : 

A  ” DUE  PESI  E  DUE  MISURE … ! !

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” QUANTA IMPREPARAZIONE ”  a  gestire  GLI STATI EMOZIONALI  dobbiamo rilevare … a tutti i livelli della vita di relazione  !  !

Un VUOTO ABISSALE nella FORMAZIONE delle PERSONE

ad ogni livello NELLE  ISTITUZIONI.

Basta riflettere un poco per riconoscersene interpreti e … testimoni.

Abbiamo il compito, come  MISSION ,  di diffondere questa consapevolezza

e porvi  riparo.

 

A D   M A I O R A     !   !

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