NOSTALGIA nostalgia “canaglia” …
recitavano i versi di una canzone di Albano in tempi andati.
( 40 anni fa ? …forse )
“Canaglia” … Perché la nostalgia ti riporta nel presente emozioni e sentimenti del passato ed a quel punto, però, ti fa mancare i contenuti di memoria razionale, di ricordi collegati, … a quegli stati emotivi che … che rivivi nel presente.
… Il quale presente però esce perdente dal confronto degli stati emozionali attuali … con quelli, risvegliati, del passato.
Normalmente contenuti “graditi” di un passato il cui ricordo può sapere di rimpianto e mette in contatto con memorie di piacere, esperienze di gratificazione, di soddisfazione dove è semplicemente “bello” ricordarsi … quei modi, quei tempi.
“Canaglia” perché al confronto con il presente quei tempi chiaramente sono andati e non tornano, non sono recuperabili … semplicemente perché diverso eri Tu: “Soggetto “: per età, per maturità, per responsabilità, per assenza di preoccupazioni a fronte dell’oggi che di preoccupazioni ne ha viste crescere in progressione, in maniera direttamente proporzionale alle proprie responsabilità, di status … di ruolo.
Nostalgia quando la foto che scopri in fondo a un cassetto dimenticato ti mette in contatto col ricordo che quella foto ti pesca dall’archivio della memoria: ed in quel ricordo ( nell’immagine della foto ): … altri films, altre visioni, altre cose … ricorrono.
E tu resti incantato: a fermarti, a ripercorrere, a subire di quei tempi passati, andati – spesso antichi – il confronto con il presente … e lì avverti, per un attimo, il desiderio di essere ancora lì: … per ripercorrere qualcosa che non desideri tanto rivivere o rivisitare ma semplicemente godere nell’emozione del momento, nel sentimento, nella percezione di un qualcosa che si è scritto in Te indelebile nella Tua storia … ed oggi, nel riguardarla – quella storia – quasi ti commuove, ti fa sentire nell’intimo qualcosa che ti appartiene ancora nel presente … ( che “Scopri” … “ti appartiene ancora nel presente” ) e ti fa sentire tutta la nostalgia, appunto, per quel tempo andato, dove però il positivo è rimasto…( “solo quello” Forse ) … perché diversamente non ci sarebbe tutto questo impasto di compiacimento, di considerazione, di importanza … di piacere !
A chi non è capitato di indulgere – in questi momenti particolari – a recuperare ambienti, Persone, Piccole Grandi Storie, piccoli spazi, piccoli contesti ( ma anche “grandi”, perché no ) all’interno dei quali il nostro tempo – che scorreva come l’oggi – si scriveva in maniera diversa: “visto e vissuto” da una prospettiva diversa …
magari eravamo bambini, Magari eravamo scolari, magari eravamo giovani studenti, Magari eravamo innamorati, magari ci godevamo quei primi contatti, quelle prime fantasie, storie …
… i primi sentimenti, i primi piaceri : unici, originali, irripetibili ! !
Ed Ecco la Nostalgia ! … di quei primi piaceri, di quell’ Insieme di emozioni e sentimenti, il piacere che il ricordo ci porta … e si fa sentire, ancora oggi, desiderabile …al presente.
Noi (allora come ora) : così impreparati, così disorientati dal mondo delle fantasie dell’immaginario spesso proibito … così “per niente educati” a gestire quanto ci succedeva.
Nessuna “Educazione delle Emozioni e dei Sentimenti” …
a Scuola, nelle Istituzioni !
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Ma nostalgia è anche una valutazione diversa da tutto quanto appena detto.
E’ anche un modo di stare atteggiato a “ripercorrersi dentro” più tempi, più eventi, più modalità e contesti di vita e di storia personale.
Ricordo quando a vent’anni facevo il lavoratore-studente-pendolare -“fuori sede” – sulla linea del treno Anzio Nettuno – Roma.
La mattina il lavoro, il pomeriggio l’università. … E il Romanticismo dello stare (“on the road” diremmo noi ) in cammino perenne, “quotidiano” ( diremmo ancora ).
Il contesto di quegli studi, di quegli anni, di quell’avventura, di quel romanticismo – appunto – poi diventato Nostalgia di Ricordo, Ricordo di vissuti da assurgere quasi a mito… narrazione sacra per il tuo Io delle origini, della tua storia in itinere …
Mito della tua vita, della tua storia. Promessa di Nostalgia indispensabile a ripercorrere, a riconsiderare, a rivalutare … perché Allora certamente non si registravano gli impegni vitali se non con la fatica, con lo sforzo, con la routine disagevole di correre e rincorrere i treni, o con la frustrazione di arrivare in ritardo alle lezioni all’università … e , perché no, anche di arrivare in ritardo sul lavoro … complice il famoso ’68, i ritardi dei treni, gli scioperi , le varie contrapposizioni ideologiche che segnarono quegli anni .
Oggi … : a ripercorrere questi ricordi vaghi, incerti, che ricuci da tutta una serie di logiche deduzioni … ti accorgi che questa Nostalgia ti cresce, ti illumina, “ti si fa sentire” come Sentimento … mentre con la mente Vai ad un recupero di sensazioni, un recupero di emozioni, un recupero di sentimenti che tutti insieme ti portano a rivisitare con piacere tempi andati, tempi di sofferenza – ma poi di Premio ! -, tempi di soddisfazioni, di amicizie in solidarietà “diverse”, forse più vere, forse più …
… tante Cose ! : Energie vitali aperte ad un futuro ricco di promesse e … poi, di realizzazioni.
Nostalgia in questo caso come contatto con emozioni e sentimenti complessivamente riconducibili ad una certa fascia di età, al tempo proprio della giovinezza:
” vulisse fa’ turna’ pe’ ‘n’o o ra sola – lu tiemp’ bell’ de lla cuntentezza !
quando “Sì”: ci si accontentava di poco, rispetto al presente: con meno responsabilità, con meno preoccupazioni … e tutto scorreva più facile. Il tempo non era persecutorio, era un tempo “dedicato”, scandito da altri: dai genitori, dalla scuola, dai riti religiosi. Certamente però un tempo che si disegnava, ad oggi, di un immaginario da recuperare … fatto di Colori, fatto di Sapori, fatto di feste rassicuranti ed, a volte, di sfide destabilizzanti.
È di per sé nostalgico anche ricondursi indietro … a spasso nel tempo. Così, tanto per andare a vedere cosa rimane nella memoria di ciò che è passato.
Mi metto questo Sentimento della Nostalgia in collegamento con il concetto di romanticismo. Ne faccio un discorso carico di suggestione: le passioni di un tempo, le motivazioni di un tempo, le posizioni ideologiche di un tempo, le idee, i desideri, i propositi di realizzazione degli obiettivi di vita.
Questa carica ideale di spendersi in realizzare e perseguire obiettivi di valore: per come la Scuola ce l’insegnava, per come la vita attraverso le figure istituzionali ce li ispirava in identificazione di Modelli.
Allora Nostalgia la potremmo definire anche quella carica energetica sottile che ci spinge a cercare “Qualcosa” che dentro di noi ha bisogno di recuperarsi in spazio vitale, in “evidenza” … che ha bisogno di “colorare” il “presente” … di integrarsi nel presente.
Per farcene momento di riflessione, momento di elaborazione per andare avanti … “perché no” … nella vita !
… Per farcene una spinta romantica dove l’ “on the road”, di oggi, raffronta … l’ “on the train”, di Ieri.
Oggi … ( da “più Grande” ) Nostalgia come rispetto pei posti dove ho lavorato, Affetto per le persone che ho incontrato, le cose realizzate, i luoghi del Successo, le lezioni: i genitori e docenti incontrati nella mia attività di formazione ( da “consulente esterno” nelle varie istituzioni scolastiche ed in altre, pubbliche e private ).
Le tappe di un percorso che mi hanno portato a realizzare, passo dopo passo – oggi diremmo “step by step” – la strutturazione di una Metodologia ufficialmente riconosciuta ( come NUOVO METODO PEDAGOGICO ) che per quanto riguarda la ” Formazione della Persona ” attiene e si è dedicata alle “emozioni ed ai sentimenti” per farne un “RECUPERO” – di quella Formazione – a fronte di VUOTI ABISSALI nelle istituzioni pubbliche e private.
La nostalgia di vissuti passati: a mettere insieme risorse, motivazioni, progetti e programmi, organizzazione: BUON FINE !
Nostalgia per quel raccogliere con soddisfazione il frutto atteso, la promozione sul campo, la ufficializzazione del “nuovo metodo pedagogico – didattico terapeutico – elaborato dal dottor Claudio Di Nicola “: così come la volle intitolata – quella Sperimentazione – l’IRRSAE d’Abruzzo, che, nella persona del suo Presidente Prof. Verini, ne curò la realizzazione.
Quanta NOSTALGIA oggi nel ripercorrermi in quei mesi in quegli anni 30-40 anni fa … dove la vita era diversa. I modi di lavorare … ” diversi ” rispetto ad un presente dove troppe cose sono cambiate.
Oggi c’è tecnologia.
Oggi c’è zoom, ci sono i telefonini, ci sono le “videocalls” … all’epoca c’era … a prendere la macchina e viaggiare … andare ad incontrare: 3-4 ore di formazione, di lezioni … e poi si tornava. Ovvero si mangiava, si dormiva, il giorno dopo si ripartiva …
Progetti “realizzati” che contemplavano tante tante giornate di lavoro, a volte in successione intensa.
Quanta nostalgia !
Quanti ambienti, quante fatiche e conversazioni : con le colleghe e colleghi, collaboratori e collaboratrici … interlocutori ed interlocutrici di turno: dopolavoro, a cena, dopo cena, la mattina prima di “riprendere” là dove si era interrotto il lavoro del giorno prima … ed ancora viaggiare, rientrare con la macchina in Sede a 200 km di distanza, in tempo per assolvere le docenze della mia Scuola di Comunicazione.
Un tempo mitico da ripercorrere con nostalgia da altri tempi ?
… Forse.
Si fa sottile il profumo del “ricordo dello stato emotivo”, il desiderio di rivivere, in attualità …: sfide, comunicazioni, incontri, rapporti, relazioni…. in-puts che un ipotetico Minimo Comune Denominatore della Nostalgia … rivendica a sé ! !
Ma poi a pensarci bene anche il presente è ricco di questo.
Ed allora … perché confrontiamo … ?
Forse perché abbiamo bisogno di trovare nei vissuti del passato quelle radici che allora ci hanno reso forti e che ci consentono di vivere il presente altrettanto “forti” anche di questa consapevolezza: la qualità della tua storia, il suo peso ed il suo valore, il senso intimo ( storico personale ) … di quella storia.
Di quei vissuti …
… e quindi da lì – da quel ripercorrer LI … in nostalgia di sentimento – trarre la forza, in spirito romantico, per andare avanti …
… a R E A L I Z Z A R E L A M I S S I O N …
L ‘ A L F A B E T I Z Z A Z I O N E .
A D M A I O R A ! !