Da un punto di vista generale AMORE è quando senti nel cuore di riconoscere valore alla vita che si esprime nelle sue forme: quelle della natura “vivente” del mondo vegetale, del mondo animale, del mondo degli Umani.
Ed ” È ” quando senti il bisogno e il desiderio di prenderti cura di quelle:
ENERGIE E FORME CHE TUTTE CONCORRONO NELL’ ESISTENTE .
Amore dunque come Premura di BENE verso il Creato… di farsene Custode.
L’ amore proprio di una dimensione coscienziale in sintonia e vibrazione con quanto noi riconduciamo al Creatore o all’ ESSERE SUPREMO che di questo mondo informa le leggi della vita nel Cosmo intero Creato e : NE RICONOSCIAMO IL POTERE.
Amore è quando l’oggetto del desiderio che prima richiamava la tua attenzione con la sua seduzione e tutto ciò che ti vedeva “innamorato” ed emozionalmente subivi ( e tu eri proteso a realizzarne il possesso ed a fartene piacere ) insieme con tutto ciò che di cornice e d’ambiente lo poteva costituire e portarti – in fantasia e realtà – a soddisfazione desiderata ….
…. Ora è diventato ( o ex novo si presenta come … ) … “Qualcosa” di cui non sei più tanto attratto o preso nei suoi aspetti esteriori, quanto piuttosto coinvolto a considerarne i Valori in sé ” nascosti “- dietro o dentro le apparenze della forma – che riconosci e consideri da mettere al “primo posto” in una scelta libera e responsabile, meno subita e più agita, che ti fa sentire impegnato a custodirne il significato e farlo rispettato per quello che senti rappresenta per te.
Un piacere diverso dunque, meno appassionato, meno frutto di desiderio e ricerca, più ricco, piuttosto, di riflessione, di meditazione, di contemplazione appagante – soprattutto ad altri livelli – … al di là del piacere estetico così come percepito dai sensi ( piacere pure più o meno presente nel suo dato di Forma ).
Non sono più le cose che si vedono nell’Oggetto del desiderio a farti sentire l’emozione delle farfalle nello stomaco o nel cuore, quanto piuttosto il dono di una quieta constatazione di un sentimento diverso che rappresenta e fa spazio ad uno stato di consapevolezza e coscienza, dove, la compagnia con l’ oggetto – sempre Desiderato e quindi Amato – tuttavia, dà più pace di mente, nel cuore, che pena ed affanno da tacitare.
Il desiderio di contribuire o di porsi al servizio di un valore , dunque, che personificato o no ( e cioè Persona o Causa o Mission, ad es. ) vive dentro di te come risposta da “portare” verso l’esterno “ALTRO” … e da realizzare come Valore aggiunto che sa più di Dono che di Possesso, più di Altruismo che di Egoismo…. essenzialmente.
Nella relazione umana questo amore si traduce nel desiderio di realizzare e custodire il bene dell’altra persona: trarre piacere dal suo piacere, soddisfazione dalla sua soddisfazione e da lì scoprire, in un rapporto di biunivoca corrispondenza di “amorosi sensi”, la libertà di riconoscersi in un rapporto di VALORE.
Amore è allora Identificarsi nel potere creativo di realizzare il bene dell’altro: nel rispetto della “sua” vita e delle “sue” regole, che ne costituiscono la garanzia dell’equilibrio personale e dello “star bene” : nonché la realizzazione progettuale della Persona, comunque in linea con le leggi che governano gli equilibri presenti in Natura e in Cultura.
Nel rapporto poi interpersonale più “strettamente” sentimentale e sessuale: “Amore” è più il desiderio di contribuire al piacere dell’altra persona, che non quello di raggiungere il “proprio”… più il Dono ed il Dare, nella reciprocità delle attenzioni, che non il Prendere per sé.
Una dimensione del cuore dunque che supera, qui, la dipendenza egocentrica ( propria dell’innamoramento, teso a colmare vuoti affettivi e finalizzato ad un piacere personale ) e corona un desiderio di realizzare lo ” star bene dell’altro ” in un’ottica progettuale spirituale: dall’Egoismo all’Altruismo, da bisogno di Possesso al bisogno di Dono.
Nell’Amore, in altre parole, la dimensione egoistica propria dell’innamoramento istintuale viene superata e ricondotta ad una dimensione altruistica dove “Servire” una “Causa” d’amore (qualunque sia la Mission soggettiva che la ispiri a livello anche trascendente e spirituale – livello proprio dell’amore più alto e più coscienziale e più Divino e per questo “sacro” -) vede un “superamento” della pura realizzazione del piacere comportato dalla soddisfazione dell’ istinto sessuale della persona verso un agire più libero e responsabile, che consente di cogliere ed assaporare una Intesa di Anime … ( gemelle ? ) … la quale connota e distingue l’ Amore Umano.
In Libertà dunque riconduciamoci ora, come d’abitudine, alla nostra esperienza della parola AMORE, del sentimento di amore, PAROLA che spesso abbiamo messo in campo e di cui abbiamo parlato, commentato, fatto uso per “definire”.
Qual è dunque la tua esperienza di questo sentimento.
Quando, come ricordi e puoi raccontare di essere stato ” in amore “.
Cosa significa per te “amore”… come senti di riportare un tuo vissuto scritto nella tua storia, nella tua memoria.
Portiamo in questo spazio di Salotto i nostri contributi a confronto … favoriamone una elaborazione.
Per iniziare a parlare – dopo le emozioni – dei SENTIMENTI.
Esponendo i racconti dell’esperienza, e poi portare quelle esperienze a CONOSCENZA.
Per farcene una somma di notazioni didattiche dotate di senso, di declinazione delle conoscenze ordinate in SAPERE.
Per renderci conto che i SENTIMENTI sono l’ ELABORAZIONE MENTALE
del nostro SENTIRE di ORGANISMI VIVENTI che, come PERSONE,
realizziamo come VISSUTO, … e registriamo ogni minuto secondo della nostra esistenza
attraverso le SENSAZIONI del Corpo e le EMOZIONI della Psiche (reazioni psichiche)
CORRISPONDENTI a quelle sensazioni.
Per imparare – in primis – a riconoscere, a livello del “sentire-mentale”:
quale AGIO o DISAGIO,
quale ACCETTAZIONE o RIFIUTO,
quale FIDUCIA o SFIDUCIA
siamo costantemente chiamati a … GESTIRE.
Per PROMUOVERE una EDUCAZIONE delle EMOZIONI e dei SENTIMENTI
che NON CI E’ STATA DATA come Disciplina ed Insegnamento nelle
Istituzioni.
A D M A I O R A ! !