LO SMARRIMENTO – In SALOTTO Lunedì – 9 ottobre ore 21

Peggio se invece ti è caduto nel water o comunque in acqua ( come veramente a me accadde anni fa, per di più all’estero – ad Oxford )… : La sensazione è quella di avere perso di tutto di più, come è possibile intuire ( i recapiti utili che una volta ricordavamo a memoria ed ormai non più – gli indirizzi, gli appunti, le foto che là custodiamo gelosamente …) all’improvviso, ti senti “perso”!

… S M A R R I T O appunto !

Il timore eventuale poi – o se mai – di averlo perso per sempre, ti crea una confusione mentale incredibile : l’ansia (che non sospettavi di avere)… insorge !.
Una preoccupazione in più si aggiunge e spiazza le altre che già hai ( nelle premure del programma delle cose da fare)… ! …

e tu ti senti decisamente, definitivamente “smarrito” !

E … ” MO ” ?

Quante volte ci è capitato nella vita di dire: ” CHE FACCIO … ADESSO ? ”

Dopo il “fallimento” ennesimo di un tentativo (magari l’ultimo della serie) per risolvere un problema.

Dopo una situazione che vi aspettate in un modo ed all’improvviso si presenta, a tradimento, in un altro modo.

dopo l’abbandono da parte di una persona rispetto alla quale non avremmo mai pensato ritrovarci così … ” rifiutati “.

Ma anche, più banalmente, quando ci si rende conto che la pioggia che ormai ci minaccia inesorabilmente ci ricorda avremmo dovuto prendere l’ombrello e che … ovviamente andremo incontro ad una bella annaffiata.

Oppure quando a tradimento ( cioé quando meno ce l’aspettiamo ) arriva un’informazione che ci aggiorna che il nostro treno non parte più per via di uno sciopero, o che l’aereo è in drammatico tragicomico ritardo e ci farà perdere una coincidenza, un appuntamento.

O ancora il fallimento non calcolato di una prova d’esame, un licenziamento inaspettato, la corrente elettrica andata via che ci lascia al buio, un terremoto che ci ha fatto tremare le pareti di casa, pavimento incluso (con il conseguente spavento) e nella fattispecie l’urgenza di decidere “intelligentemente” se restare dentro (e magari valutare se riprendere il sonno interrotto) o andare fuori e decidere di passare all’addiaccio il resto della notte.

Ecco, verrebbe da dire (in situazioni come quelle richiamate ) che, nella circostanza, ogni sensazione di smarrimento sperimentata, è appunto più o meno intuibilmente collegata all’incertezza e dubbio sulle proprie capacità a risolversi, alla paralisi provvisoria delle proprie facoltà mentali, alla confusione sempre mentale ingenerata sul da farsi, alla inesorabile PAURA che ci “arriva” ( rispetto alla nostra condizione ) di … NON VENIRNE FUORI.

E si può essere piccoli o grandi, si possono avere le parole per dirlo, o semplicemente quelle parole non si trovano.

Magari perché siamo talmente piccoli che possiamo solo registrarci sensazioni corporee e reazioni psichiche ( emozioni, appunto )… ma che se potessimo parlare – come quando appena reduci dal trauma della nascita – diremmo : “ma dove sono capitato ?” e quindi “non poterlo dire”, non avere la funzione mentale per dirlo.

E questo significa registrarsi nella memoria del corpo ( ed analogamente “archiviarsi nella psiche”- per sopravvivere ), quel famoso trauma che poi TUTTI ci troviamo ad elaborare per il resto della nostra vita, a piccole dosi alla volta, magari attraverso queste esperienze di SMARRIMENTO – che sciolgono dai nodi dell’inconscio emozioni caotiche a non finire – ogni volta che la realtà ci presenta il conto e ci fa dire :

ED ORA CHE FACCIO ?

Ecco … Siamo qui per parlare di questo.

Per “raccontarci” con facilità, per dare un “significato” ad un’esperienza e renderla quindi, quella esperienza, “conoscibile e condivisa” … attraverso il nome da riconoscere all’esperienza emotiva.

Così facendo realizziamo “dati cognitivi” che ci rendono capaci di una riflessione ed una gestione diversa del mondo emozionale.

Tutto questo grazie al confronto ed all’arricchimento che le “conversazioni di questo salotto”… consentono.

Per poter dire che, in conclusione, ci portiamo a casa una consapevolezza diversa, una conoscenza insolita, non prevista, non usuale, non comune … che ci consente di dire: ” ne sappiamo qualcosa di più sul tema emozionale di cui abbiamo parlato “.

Ecco: “cominciare a saperne qualcosa di più” di questo mondo delle emozioni che ci ha sempre visto SOLI alle prese con “esse” … e spesso COSTRETTI a pagare il prezzo personale dello SMARRIMENTO, proprio di fronte a qualunque emozione !

Abbiamo l’ambizione di realizzare una Educazione delle Emozioni e dei Sentimenti che assurga ad INSEGNAMENTO AD HOC nelle Istituzioni Scolastiche, attraverso il NUOVO METODO PEDAGOGICO descritto in questo sito.

Stiamo formando Istruttori per realizzare in Italia e nel Mondo PALESTRE di EDUCAZIONE EMOZIONALE.