Impotenza è ” ritrovarsi senza forze ” … al buio !
rendersi conto di non avere, non vedere vie d’uscita.
Rendersi conto che non hai nemmeno la forza, la possibilità di valutare alternative.
Sei fermo, paralizzato, impedito: “senza forze e basta” … punto !
Quante volte ci è successo nella vita. Da piccoli o da grandi, una o più volte, Ognuno ha certamente, se si interroga, se indaga entro se stesso, una situazione storica personale vissuta da riscoprire, riconoscere, ripercorrere, riascoltare.
Un evento dell’infanzia, dell’adolescenza, dell’età più adulta e matura.
Una situazione vissuta dove qualcosa o qualcuno ha “fermato” la nostra buona volontà di fare, di andare avanti.
La realtà di un incubo – sopravvenuto a tradimento della aspettativa attesa – … che non lasciava spazio nemmeno alla “Intenzione” di uscirne !
E noi ci siamo ritrovati impotenti ad agire, a reagire, incapaci, impossibilitati a fare … Ecco l’impotenza allora come sensazione di assenza di forze fisiche, di perdita di energie morali, di motivazione…
di fronte: l’apertura ad ogni forma di rinuncia, di rassegnazione, di disperazione.
Impotenza perché t’accorgi che “non c’è niente da fare” !… il Destino ( Vita o morte ) ha scritto un “esito” per te e tu sei semplicemente impedito o impossibilitato a cambiarne la sorte !!
… e ti trovi costretto soltanto ad “accettare”, avverti che non puoi cambiare una virgola del muro parato davanti: uno stato emozionale intollerabile, più difficile da gestire di qualunque altra emozione che pure ci ha visto, messi alla prova, venirne fuori in qualche modo.
Impotenza è quando scopri che non hai via d’uscita perché la situazione, così come percepita, appare immutabile, non puoi cambiarla o semplicemente – per cambiarla – dovresti avere risorse che pensavi di avere … MA NON TROVI PIU’ !
Ed è questo dovere “subire” le condizioni della realtà, di questo stato di cose che ti collega ad un senso di frustrazione, di rabbia …di sconforto che ti fa dire:
Ahimè è tutto perduto ! … ovvero:
Cosa faccio ? … ma, infine, la domanda senza risposta: PERCHE’ ?
Ne parliamo stasera, in salotto, come siamo abituati a fare ogni volta con un tema diverso.
Lo facciamo perché sappiamo che per ogni stato emozionale – riassumibile con un termine, una parola – dobbiamo costruire una conoscenza, ordinare un sapere a partire dai dati dell’esperienza, nuda e cruda, pura e Vera.
Perché tutte le esperienze emotive della nostra vita ci hanno accompagnato e le abbiamo in memoria, ma questa memoria si presenta, certamente, non ordinata in osservazioni cognitive precise, utili per “poterci” “raccontare”.
Per poter dire: Io ho provato “questo” … lo hai provato anche tu ?
E sapere che parliamo della stessa cosa, della stessa parola a cui diamo lo stesso significato, lo stesso senso, … e che quindi ci consente di farci “compresi” nella dinamica della situazione, ma anche “capiti” per come il cervello e la mente possano decodificare tutto ciò che siamo capaci di rappresentare con le parole … PER DIRLO.
Ecco: Impotenza è anche sperimentare “questo” limite, “questa” impreparazione … e forse anche tanto di più !
E su QUESTO ognuno può aggiungere la sua CONSIDERAZIONE, ESPERIENZA e RACCONTO.
per fare una sintesi utile di natura cognitiva degli Stati emozionali reali, veri, così come ciascuno di noi sa raccontare.
Siamo qui per questo, per parlare di emozioni, per farcene una ragione diversa
dal puro SUBIRE … il MONDO EMOZIONALE…
Le EMOZIONI … gli STATI EMOZIONALI.
Per aggiungere CONOSCENZA all’esperienza che ciascuno ha del proprio mondo emozionale e per farcene una FORMAZIONE da portare a casa.
Per realizzare una EDUCAZIONE EMOZIONALE di cui né a Scuola, né a casa abbiamo mai sentito parlare.
Noi lo facciamo.
Per CONOSCERE ed imparare a GESTIRE … le “nostre” EMOZIONI !
AD MAIORA ! !
3 risposte
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