Parlami o Diva, del Pelide Achille, l’ira funesta che infiniti lutti addusse agli Achei .
Questa è la prima associazione che faccio con la parola Ira, “ricordo” dell’esperienza di Studio, allo Scientifico, quando tra le altre cose lessi i primi versi dell’Iliade di Omero.
Ma anche ” l’ira di Gesù ” che scaccia i mercanti dal Tempio..
Penso nel merito ad un “qualcosa” che sa di rabbia ma di meno “subìto” – come la rabbia – e forse più agito sotto la spinta di un dispiacere che non viene tanto da un impotenza o da una frustrazione, ma più da un risentimento per un torto subito, per una offesa vissuta istintivamente come non perdonabile, ad opera più di una persona che di una cosa.
Qualcosa che è frutto di una reazione “diversa” dal puro dato psichico emozionale, nudo e crudo, bensì più agita come risposta ad una provocazione vissuta come attentato ad un equilibrio importante della persona.
Chi di noi non ha avuto modo di sentir dire: “era in preda all’ira: ha rotto tutto, ha spaccato tutto, chissà che cosa “gli” era preso”.
Ognuno di noi ha avuto esperienza – vissuta in prima persona o come testimone di altri – di questo stato emozionale.
E penso anche alla rabbia che si colora di un qualcosa di più… che si carica di una aggressività che diventa distruttiva, che sfugge di mano…
Perché là dove subisco la rabbia in quanto impotente o frustrato l’ira l’immagino quasi come un bisogno forte di restituzione per rispondere ad una provocazione che attenta ad un equilibrio più importante e vitale, legata ad un qualcosa che è stata opera di un soggetto più umano, esterno, più collegato a relazioni interpersonali.
E’ una mia lettura o … sfumatura.
Ci proponiamo di conoscere le altre letture dei partecipanti al Salotto per parlare, come d’abitudine, di emozioni.
Per raccontare esperienze emozionali e farcene una occasione di conoscenza ordinata … per arrivare a mettere insieme i significati delle parole, attraverso chiavi di lettura condivise.
Di questo come di altri stati emozionali – leggasi EMOZIONI – parliamo nel SALOTTO di questo lunedì.
Per aggiungere CONOSCENZA all’esperienza che ciascuno ha del proprio mondo emozionale e per farcene una FORMAZIONE da portare a casa.
Per realizzare una EDUCAZIONE EMOZIONALE di cui né a Scuola, né a casa abbiamo mai sentito parlare.
Noi lo facciamo.
Per CONOSCERE ed imparare a GESTIRE le nostre EMOZIONI.
AD MAIORA ! !
3 risposte
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