IL TURBAMENTO – In SALOTTO Lunedì – 23 ottobre ore 21

Ho chiesto ad una mia amica: che cos’è che ti turba ?
Risposta: Eh… un sacco di cose … !

Anche a Voi è capitato senz’altro nella vita di dire a qualcuno “ti vedo turbato” o più in confidenza “che cos’è che ti turba ?” ( potendovi consentire la domanda )… o di esservi sentito dire da qualcuno “cosa hai, ti vedo strano”.

E spesso la risposta è stata “NIENTE”; … per la mancata confidenza con il SIGNIFICATO della parola che usiamo, ovvero per un assente “allenamento” volto a toccare, descrivere stati emotivi in generale.

TURBAMENTO è quando vedi o leggi qualcosa ed all’improvviso la notizia dell’informazione che ti arriva, nella sua modalità, o semplicemente nel suo contenuto, ti creano una sensazione di cambiamento di umore, di minore armonia con te stesso, come se all’improvviso qualcosa fosse caduta nello stagno della tua quiete ( e ne provocasse appunto una modifica dell’equilibrio ).

Turbamento è quando il silenzio della sera viene interrotto da voci concitate che provengono dall’ambiente dei vicini di casa, da un grido, da un colpo, da un rumore insolito … E allora immediatamente scatta un allarme, una curiosità che può diventare preoccupazione.

Ma turbamento è anche rendersi conto di non riuscire a ritrovare qualcosa che ti può servire in quel momento – e tu assolutamente ricordi di averla – ma non ricordi dove sta riposta e ti chiedi che fine abbia fatto.
E magari il pensiero della perdita ti crea una sensazione di incertezza, di disturbo..

E lo sperimentiamo quando la scena di un film, una immagine, una fotografia escono dai canoni del tuo personale gradimento e questo ti può provocare disgusto o rifiuto o semplicemente dispiacere. Ed il tuo equilibrio ne esce modificato.

Turbamento è anche avvertire che è un problema che pensavi di risolvere facilmente t’accorgi non si viene risolvendo… ed allora questo innesta una progressiva preoccupazione, un pensiero un pochino più fisso, più sistematicamente “dedicato” che comporta – senza tu te ne accorga – un velo di ombra sul tuo sorriso sulla tua ordinaria modalità di esprimerti e rapportarti.

E può essere un problema esistenziale di tipo materiale, economico, ma anche di natura più spirituale come la relazione sentimentale.

Riflettiamo…
Quando abbiamo detto ad una persona “ti vedo turbato”: Che cos’è che muoveva noi a parlare in quel modo; ma che cos’è che contemporaneamente, in qualche modo, turbava anche noi nella reciprocità della relazione e degli stimoli che ci mandiamo e con i quali corrispondiamo all’interno dei nostri rapporti umani … che sono tutti – “per definizione” – sentimentali … ?

Che cos’è che a volte ci impedisce di recepire e condividere una situazione di piacere, uno stato emotivo di euforia, per esempio, che possa riguardare il gruppo col quale stiamo condividendo un momento di festa. Che cos’è che all’improvviso si mette in mezzo ( come un capello nella minestra ) e ci “ferma”, ci fa sperimentare improvvisamente uno stato di cambiamento, di presa di distanza dallo stato emozionale del gruppo ( ? ).

È un pensiero che si mette in mezzo, all’improvviso; un ricordo, o semplicemente una associazione – magari inconscia – con qualcosa che stiamo vivendo e che di colpo “non ci piace più”. Qualcosa ci ha turbato e non sapremo neanche spiegarci più di tanto il “perché”.

Forse perché l’esperienza che viviamo ci mette in contatto con qualcosa di “rimosso” che a livello inconscio ci rappresenta un pericolo per l’io, un qualcosa di censurato che non può assolutamente essere richiamato nella coscienza, alla consapevolezza del nostro “Io” conscio.
Per farcene un’idea possiamo tornare indietro al tempo della nostra preadolescenza quando trasformazioni fisiologiche ci aprivano poi, in adolescenza ed oltre, alle nostre primissime esperienze sessuali e con esse ai primi turbamenti.

Quella persona col suo modo di dire, col suo modo di fare mi ha turbato, non mi è piaciuta.
Cosa voleva dire. Quali erano le sue intenzioni. Era veramente la persona che mostrava a parole di essere ?
Il proverbio direbbe: l’abito non fa il monaco. E così via.

Ti devo parlare ti dice la voce “amica” al telefono: … ma “di persona”.
Tu accordi l’appuntamento e al tempo stesso, visto che il tono della voce era serio o grave, Ti interroghi e, senza accorgertene, ti ritrovi in uno stato emozionale cambiato, diverso da prima. Il tuo umore prende un altro colore, un’altra piega.
Poi incontri una persona che potrebbe dirti: che c’è Nicky ti vedo turbato
stamattina, contrariamente al solito … la risposta facile: nulla. Tutto ok.

Tanti possono essere gli aspetti della vita di relazione che ci fanno osservare situazioni di questo tipo.

Ecco, se mettiamo insieme i racconti delle nostre esperienze, delle nostre riflessioni sull’argomento, possiamo farcene una conoscenza ordinata. Avremo parlato di uno stato emozionale per saperne qualcosa di più.

Queste nostre esperienze noi ce le possiamo raccontare … qui, per riconoscerle come uno stato emozionale che spesso è più ricorrente di quanto si possa pensare.

Dunque  proviamo a parlare di questo stato emozionale del “Turbamento” stasera, in salotto, tra noi.
Proviamo a raccontarci l’esperienza dell’ultima volta – o della prima volta – di quel “qualcosa” che nella nostra storia di vita ci ricordiamo come “esperienza” di turbamento.

Lo facciamo, come sempre, tra noi, per parlare di emozioni, per riflettere su come questo aspetto così importante della nostra realtà esistenziale non abbia trovato spesso da alcuna parte possibilità di essere approfondito nella sua conoscenza e reso, così, utile per poterci conoscere e capire… ma anche aiutare, soprattutto con chi “ci vogliamo bene” e desideriamo proteggere nello “star bene” insieme.

Approfondimento e conoscenza meno che mai presente nelle Istituzioni ( SCUOLA e FAMIGLIA ) dove NESSUN INSEGNAMENTO è dato in materia di ” EDUCAZIONE delle EMOZIONI e dei SENTIMENTI “.

Qui, in questo SALOTTO ci proponiamo di avviare un recupero su questo “VUOTO ABISSALE” di FORMAZIONE.

Abbiamo desiderio e proposito di “servire” una                                                 

MISSION di ALFABETIZZAZIONE delle GENTI del MONDO

… nel merito.

Apriremo PALESTRE di EDUCAZIONE EMOZIONALE in Italia e nel mondo.

A D       M A I O R A ! !

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