Avremmo potuto scegliere, per il tema della serata, il Titolo: “Testimonianze a confronto”, piuttosto che: “Tempo di bilanci” ( i miei, i Vostri ) … perché, in definitiva, era pensabile che dopo un anno intero seguito all’avvio del Salotto ed in gran parte dedicato alle emozioni ( 2023 ) ed un anno intero ( 2024 ) dedicato a parlare dei sentimenti ( ogni lunedì sera ) ci può stare il tempo delle riflessioni da portare a confronto (delle impressioni riportate nelle varie esperienze) come momento critico-costruttivo e culturale, atto a valutare in maniera ordinata – nel complesso di insieme degli eventi: quelli da ciascuno partecipati – il vantaggio utile e giusto che se ne può trarre, in coerenza con tutti i buoni propositi, le buone volontà di adesione, il desiderio di realizzare quanto ci eravamo proposti.
E cioè un insieme di esperienze in seno ad incontri ( in spazi dedicati: IL SALOTTO di Claudio ) dove si potesse iniziare a parlare del bisogno di Formazione, per ogni persona ( piccola o grande ), in materia di “educazione delle emozioni e dei sentimenti”.
Dove si potesse cominciare a raccogliere l’insieme delle esperienze che potevano essere declinate – in ragione Ogni volta del titolo del tema del giorno – e mettere poi a confronto queste esperienze per sintetizzare e riassumere “dati di conoscenza” ( ciascuno per sé ) utili a “predicare” la stessa “parola” di “definizione” di una emozione ( o di un sentimento ) indicata nell’ argomento di lavoro proposto.
La “parola” pronta per l’uso – ove al bisogno ce la riconoscessimo – per saper rispondere alla domanda: che emozione provo ? e poter condividere contenuti altrimenti impediti nella relazione interpersonale.
Un luogo dove definire le emozioni ( dare un nome ) e definire i sentimenti potesse ricondurre ad un minimo comune denominatore di significati coerenti e concordi e condivisi, utili a realizzare un “Codice Condiviso” fondato sull’esperienza e fondato su una elaborazione che, opportunamente trascritta, prendesse la forma di contributo per una Letteratura “ad hoc” sull’argomento… riconducibile alla espressione: “per una Storia della Pedagogia della Educazione di Emozioni e Sentimenti “. Una Proposta dunque da portare al confronto con altre, per comporre una disciplina scolastica e la sua relativa metodologia didattica.
A “questo” abbiamo dato vita e Questo abbiamo fatto nell’arco dei mesi, delle settimane, dei lunedì sera, … e quindi nell’arco dei due anni 2023-2024.
Abbiamo realizzato e messo insieme su un sito internet ” emozionimission.it ” una serie di contributi e ne abbiamo in qualche modo reso testimonianza attraverso video-registrazioni ( sezione del sito: IL SALOTTO di Claudio) e attraverso articoli a Tema (proposte di riflessione, sezione del sito: Eventi e News ) con riferimenti concettuali e ne abbiamo progettato la divulgazione … (attraverso la promozione e diffusione su YOUTUBE e DUE PUBBLICAZIONI ) … per consegnare come Dono, alla Storia, l’insieme dei doni che ogni volta ciascuno dei partecipanti ha messo in campo.
Da parte mia l’organizzazione, la conduzione e la moderazione degli incontri sugli argomenti di volta in volta dibattuti; da parte vostra, a turno, quali partecipanti: il contributo delle vostre testimonianze, tantissimi contenuti portati a corredo e costituzione del Salotto, nelle sue cornici.
E questo Dono – che insieme abbiamo costruito – Noi lo lasciamo come eredità, insieme ad un ultimo Dono: quello che stasera possiamo proporci di definire, appunto, come Riflessioni e Testimonianze sull’esperienza realizzata.
TEMPO di BILANCI ? …
… ciascuno il suo.
Il contributo della propria testimonianza a farne, in qualche modo, primo commento sullo “Stato dell’Arte” … ed “autorevole”, perché portato dai Soggetti “addetti ai lavori” che in tanti siete stati … e stasera “siete”… voi, qui !
Ma anche, nel mio immaginario ed “intuibilmente”, tutte le altre persone – fossero pure per una sola volta state presenti – che hanno ritenuto nelle varie circostanze di volersi esprimere ( anche aiutate a superare difficoltà emozionali a parlare in pubblico ) ed esternare le loro esperienze, le loro riflessioni … ed incluse quelle che – per essere tutti, ciascuno noi, vittima delle proprie emozioni (così come abbiamo appreso e constatato) – si sono allontanate in ragione di dinamiche di rifiuto non diverse da quelle che continuiamo a sperimentare nella vita personale dove difficilmente siamo capaci di ritrasformare “simpatie di cui all’improvviso subiamo il cambiamento in antipatia” … e non sappiamo dove mettere mano … insufficiente come è l’esperienza: FAI da TE … !
( Bisogno di esercitazioni in “Palestre delle Emozioni” capaci di dotarci di capacità di conoscenza e gestione delle proprie emozioni e sentimenti ? … DIREI PROPRIO di SI ! )
Tutto questo nell’intento di una COMPOSIZIONE di CONTRIBUTI che potesse essere il PRIMO COMMENTO ordinato – e a Valenza didattica – che racchiudesse l’intero valore dell’ESPERIENZA REALIZZATA … e cioè il valore delle cose registrate nell’arco del tempo come sintesi di valore delle cose vagliate dentro ciascuno, delle cose “col senno di poi” metabolizzate circa l’intera esperienza del Salotto … come riflessione ultima da aggiungere quasi a porne la firma, … a farne una sommatoria di riflessioni integrate in SINTESI.
Ero ed eravamo partiti, con le prime persone, a comporre i primi salotti, con pochi schemi programmatici … Salvo quello di volere parlare di emozioni … e ciascuno proponeva il “suo” modo.
Ci siamo progressivamente venuti selezionando il “modo” che più favorisse l’obiettivo citato … ed il modo è stato quello di rinunciare ad esposizioni “dotte”, ed annessi dibattiti, ma piuttosto quello di andare a conoscere le esperienze emotive dei partecipanti collegate ad un tema “emozione-sentimento di riferimento … modo che abbiamo poi portato a realizzazione così come ciascuno degli “storici” ad oggi può testimoniare.
L’idea di procedere ad una analisi delle parole che “possibilmente” identificassero le emozioni separatamente dai sentimenti – in una loro prima distinzione di significato – fu premiata dalla adesione Concorde di chi, presente, riconosceva l’utilità di potere capire dove si nascondono le emozioni. La riflessione personale condivisa ed accolta: esse si nascondono dietro le sensazioni corporee e da lì, con connotazioni didattiche proprie della mia metodologia abbiamo composto, nel “sentire” e “vissuto” della persona, l’intero insieme di sensazioni più emozioni.
Sull’esperienza della Persona quale “organismo vivente” abbiamo basato il dato esistenziale per cui l’essere umano, al pari di ogni animale e vegetale, si registra nell’ambiente: sensazioni corporee e reazioni psichiche, componendo un vissuto sul quale poi, come “sentire” dell’intero organismo-persona la mente riflette e quindi si definisce in qualche modo in uno stato di agio o disagio, in accettazione o rifiuto, in fiducia o sfiducia … procedendo poi – con questa analisi del proprio “sentire” che diventa così “mentale” ( ovvero sentire-mentale cioè “sentimentale”) – a connotare in maniera estremamente ricca di parole e di significati sottesi tutta quella lista di sentimenti che hanno fatto da tema, ogni volta, dei singoli incontri di salotto nel corso del 2024.
Ognuno può qui – a conclusione – raccogliersi dentro ( e gratuitamente portarsi a casa, come ho sempre usato dire ) una SINTESI TEORICA.
Che è Quella di sapere In qualche modo comporre, in ragione della domanda “che emozione provo”, una risposta.
Una risposta che passi per la lista (ricercata con attenzione sul proprio corpo) delle proprie sensazioni corporee, per la lista delle reazioni psichiche collegate ( ovvero emozioni “pure” ) e poi attraverso la riflessione della propria Mente ( che di questo sentire realizza la dimensione sentimentale ) possa CHIUDERLA “questa risposta” ( … alla domanda “che emozione provo”, “che sentimento provo”, “come sto”, “perché mi succede questo” …) … e realizzare per sé una capacità “diversa”… di conoscenza che prima non c’era … e che ancora non c’è da nessuna parte … MA che ci deve essere da qualche parte provveduta …( e NOI LO SAPPIAMO FARE ) , perché solo se conosciamo possiamo andare poi a GESTIRE la cosa che conosciamo !
Non finirò di ripetere l’esempio che di tanti oggetti di legno ( legno che sappiamo riconducibile agli alberi e che riconosciamo nei manufatti ) se poi non possiamo dire: questo oggetto si chiama “sedia” e questo oggetto si chiama “tavolo”… io, o tu, o Voi, non possiamo dire a nessuno: prendi quattro sedie e mettile attorno ad un tavolo… O lo faccio da me oppure “non” lo faccio … questo significa: CAPACITA’ di GESTIRE.
Gestire significa “conoscere” e “riconoscere” avendo dato un nome. Dare un nome, gestire quel nome e con quella parola potere parlare con un’altra persona … e realizzare la comprensione di senso.
E se ho capito il significato logico-razionale delle parole che adoperiamo posso comprendere i sentimenti del cuore che si vanno a sperimentare: accoglienza in positivo piuttosto che rifiuto in negativo.
Ma se tutto questo Know How non ci è dato in dotazione l’ incomprensione è pronta a regnare sovrana … ed a porsi come anticamera di ogni potenziale conflitto.
E ne abbiamo tutti esperienza storico-personale.
Giacché ogni situazione problematica per incomprensione o fa luogo a separazione o, diversamente, … ci si fa Male.
E vale per i rapporti e relazioni familiari, nel privato, così nelle situazioni pubbliche prevalgono le guerre tra Stati.
Con questo spirito, Dunque, atteggiamoci ai lavori di questa serata.
Con la confessione “mia” della emozione di Piacere e del sentimento di Gratitudine per quanto ho potuto realizzare con il vostro aiuto e con la vostra collaborazione.
Per quanto, Quindi, so di poter concludere come DONO – che noi insieme abbiamo costruito – da poter lasciare al futuro delle persone che saranno toccate dalla Mission.
DONO attraverso la composizione dei libri che intitolerò:
Un primo: “Per una Pedagogia della Educazione delle Emozioni” ed un secondo: “Per una Pedagogia della Educazione ai sentimenti”.
Tutto questo nel quadro di una Mission dove voi sapete – e riassumo – le PALESTRE rappresenteranno il vero Motore, il vero Punto di insegnamento.
… E di esperienza, sul terreno del Mercato privato, in attesa che quello Pubblico – di Sistema delle ISTITUZIONI – possa riconoscere VALORE e BISOGNO di risposta al vuoto abissale – nella Formazione della Persona – riguardo al TEMA della PEDAGOGIA di EMOZIONI e SENTIMENTI .
Io so e sappiamo insieme che la sfida è importante.
Decidere di portare, attraverso le Palestre, nel mondo, questo nuovo insegnamento dell’ EDUCAZIONE delle EMOZIONI e dei SENTIMENTI.
Questa Sfida ci vede quasi quasi impotenti – impreparati No, ma impotenti sì – di fronte a Sistemi dentro ai quali è richiesto di sgomitare e competere.
Ma il bello è che noi non abbiamo bisogno di sgomitare per realizzare concorrenze commerciali e/o finanziarie per quanto vogliamo operare: ci proponiamo soltanto di chiedere spazi di incontro e di ottenerne … a costi possibilmente zero, per favorire la migliore esperienza del Dono…
Perché Noi abbiamo qualcosa da donare … ! !
E Desidero infine anche dire ( scrivere, qui ) che abbiamo costruito insieme pagine di storia che per me restano indimenticabili.
Spero possa essere così anche per voi.
Certo è che … quando ripenseremo, in qualunque momento di un futuro che ci riguarda – e che ci potrà consentire di vedere, alla verifica dei fatti, che cosa siamo stati capaci di seminare – ripenseremo ai Pionieri che siamo stati, per il tramite del “Salotto di Claudio”, in seno alla Mission … e potremo senz’altro dire, chissà, magari con auspicabile orgoglio: “c’ero anch’io”.
e in questo senso io dico allora, in nome dell’Amore che ci ha sempre ispirato: ” Dio benedica la Mission ! ! ” …
…e le Persone che l’hanno promossa, in Spirito di Servizio …
A D M A I O R A ! !
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